Antonio Ligabue in esposizione a Bologna con ben due mostre
E’ un doppio appuntamento quello che gli amanti del celebre pittore Ligabue troveranno a Bologna nei prossimi mesi. L’artista sarà, infatti, il protagonista indiscusso dell’imminente stagione culturale poiché fulcro di ben due mostre nel cuore del centro storico felsineo.
La prima, prodotta e curata da Arthemisia, Francesco Negri e Francesca Villanti, in scena dal 21 settembre al 30 marzo, vedrà Palazzo Albergati, e le sue splendide sale, ospitare i capolavori visionari di questo tormentato prodigio artistico, raccontando come l’arte sia stata per lui cura ed espressione comunicativa oltre che riparo dai mali del mondo.
La seconda esposizione, invece, dal 3 ottobre al 28 febbraio, vedrà oltre 120 opere tra dipinti, sculture, incisioni e disegni proposte presso Palazzo Pallavicini. Sarà organizzata, tra gli altri, da Chiara Campagnoli, Deborah Petroni e Rubens Fogacci. Anche qui, protagonista della scena, sarà la storia tormentata di questo affascinante prodigio artistico del Novecento.
E’ infatti impossibile svincolare l’opera di Antonio Ligabue dalla sua difficile condizione di esiliato sociale e da quel desiderio di riscatto per una vita vissuta ai margini, sia come individuo sia come artista. Escluso dalla sua gente, infatti, il pittore ha legato se stesso e la sua arte al mondo naturale e animale regalando ai posteri capolavori di rara intensità, che tutt’oggi lo innalzano a uno dei più importanti esponenti della cultura italiana dell’ultimo secolo.
Affetto da rachitismo e precari stati di salute, poco incline agli studi e con un carattere difficile, la sua visione artistica si lega con forza al territorio emiliano: alle valli del Po, in cui presto si rifugiò, e a Renato Marino Mazzacurati, artista parmense che, a partire dal 1928, per primo ne comprese le doti artistiche, spingendolo così a curare le proprie ansie psico-fisiche tramite la pittura e la scultura: gli unici mondi in cui il suo genio sembrava trovare riparo e sollievo dai tormenti della vita. E’ quindi un naturale tributo quello che il capoluogo emiliano si appresta a fargli attraverso due esposizioni che appaiono assolutamente imperdibili.
Ph: Illustra ciencia, CC BY-SA 2.0 , via Flickr – This photo is an excerpt of the original