Il debutto di Pharrell Williams per Louis Vuitton
Le aspettative erano altissime e non sono certo state disattese. Dopo la clamorosa nomina del produttore musicale e artista Pharrell Williams alla direzione creativa di Louis Vuitton, tutti gli occhi della Paris Fashion Week erano puntati sul suo debutto.
Lo spettacolo si è svolto nella suggestiva cornice del Pont Neuf al cospetto di un parterre di star capitanato da Rihanna, protagonista della nuova campagna pubblicitaria del brand, Zendaya, Lenny Kravitz, Naomi Campbell, Beyoncè, Kim Kardashian e tanti altri altisonanti nomi del jet set.
Succedere al genio di Virgil Abloh, scomparso prematuramente e capace di proiettare i codici del lusso nel mondo dello streetwear con tale maestria, era sicuramente un’impresa complessa. Pharrell ha così deciso di giocare allo stesso modo: allineandosi al progetto del suo predecessore consapevole che non c’è futuro senza passato.
Ecco allora che in passerella è scesa una nuova creatività urbana capace di muoversi in equilibrio tra must have inviolabili e nuovi codici della strada. Il celebre motivo Damier si è così trasformato nel Damoflage: un camouflage pixelato capace di ricordare i pixel dei videogames e stampato su shorts, kimoni, pantaloni in pelle e bomber oltre che su numerosi accessori.
Immancabili in questa nuova era urbana le sneakers: vere protagoniste di un cambiamento che abbraccia glamour e comfort. Anche la palette del più classico Damier vira dal tradizionale marrone alle nuove colorazioni bordeaux e blu. Il tocco di Pharrell si percepisce in ogni dettaglio: persino negli occhiali gioiello identici a quelli che il nuovo direttore creativo è solito indossare durante le sue uscite pubbliche. In effetti, assistendo allo show, sembra a tratti di trovarsi in un video musicale del rapper tra tute sportive, maxi pellicce e motivi ispirati all’artista americano Henry Taylor. Al grido di “Fate l’amore, non la guerra” un coro gospel ha chiuso l’attesissima sfilata e aperto quella che per la maison francese si preannuncia come una nuova era e una grande scommessa.