Luna Rossa Prada lancia la sfida all’America’s Cup 2024
Ph: Nieri.vittorio, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
La 37esima edizione dell’America’s Cup si disputerà a Barcellona in Ottobre. Il mese di Settembre, però, ha già visto scendere in acqua le 13 regate che concorreranno tra loro nel torneo di selezione dei challenger (la Louis Vuitton Cup 2024).
Il team che tra questi risulterà vincitore andrà, così, a sfidare il defender Emirates New Zealand che è risultato vittorioso nell’ultima edizione. L’evento catalizzerà l’attenzione di oltre un miliardo e mezzo di persone appartenenti a ogni continente e, per la prima volta nella storia, la Coppa America includerà anche una categoria riservata alle donne.
In oltre 170 anni di storia l’America’s Cup è stata vinta da sole 4 nazioni: Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Svizzera. Tra i team in gara quest’anno figura ovviamente anche Luna Rossa Prada Pirelli, per il quale Galleria Cavour e tutta Italia fanno il tifo.
La storia di questa barca a vela è fin da subito affascinante e ricca di colpi di scena entusiasmanti. Il suo debutto, infatti, è legato alla famiglia Prada, grazie soprattutto alla figura di Patrizio Bertelli, e risale al 2000. Proprio quell’anno il gruppo si aggiudicò una clamorosa vittoria nella Louis Vuitton Cup e questo gli consentì di partecipare di conseguenza all’America’s Cup a cui prese parte anche nel 2021 sfidando, entrambe le volte, il team New Zeland.
Le avventure velistiche di Luna Rossa hanno da subito risvegliato in tutto lo stivale una rinnovata passione per questa storica gara e hanno creato attorno all’evento un appeal sempre più crescente. Anche per questo, nel 2012, Patrizio Bertelli viene inserito, primo italiano nella storia, nell’America’s Cup Hall of Fame.
Le aspettative, per la sesta sfida che Luna Rossa lancia alla prestigiosa competizione velistica, sono alte: la speranza è quella di replicare i fasti del passato e concorrere alla competizione finale con l’avversario di sempre: l’imbattuta, almeno fino ad ora, New Zeland.
Ph: Nieri.vittorio, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons
