Neo Dandy è la tendenza maschile 2024
Un’estetica di dannunziana memoria, cara anche a Oscar Wilde o a divi della vecchia Hollywood come Paul Newman, che rievoca un look retrò e che pare aver conquistato gli stilisti e i negozi di alta moda. Le recenti sfilate lo hanno infatti decretato con certezza: nell’armadio dell’uomo contemporaneo non può mancare un completo tre pezzi meglio ancora se corredato di spilla, derby bicolore e, perché no, arricchito da baffetto e capello perfettamente pettinato.
Portavoce di questa nuova era appare essere Damiano David che per lanciare la sua carriera da solista, in parallelo con quella da frontman dei Maneskin, sceglie un’estetica che ricorda quella degli italiani che a inizio secolo trovarono fortuna nella New York del tempo. Anche un trendsetter come Timothée Chalamet è deciso a cavalcare l’onda e si appresta a incarnare al cinema uno dei massimi esponenti del dandismo anni Cinquanta: il campione Marty Supreme.
Lo stile Neo Dandy risponde a canoni precisi e per questo è in grado di raccontare un’immagine chiara che al contempo è anche una dichiarazione culturale e sociale: quella di un uomo capace di frequentare ambienti raffinati, amante del bello, mondano e sensibile ai piaceri della vita. Il ritorno al passato, come sempre, viene però rappresentato in maniera diversa dai vari brand. Senza rinnegare il legame recentemente creato tra Louis Vuitton e lo street-style, Pharrell Williams, in collaborazione con Tyler The Creator, propone un’estetica preppy nelle sue ultime campagne pubblicitarie, ispirandosi al look degli studenti universitari dei college americani degli anni Cinquanta.
Etro, che tra l’altro ha vestito proprio Damiano David agli ultimi MTV VMAs 2024, gioca invece sui canoni tipici dell’immaginario italiano anni Settanta: propone completi che puntano sull’artigianalità, come ben dimostrano i blazer con i motivi jacquard o i gilet che sottolineano ed esaltano la figura di chi li indossa. Si muove in equilibrio tra mascolinità e fluidità il dandy proposto da Dolce & Gabbana che, con la propria linea di alta sartoria, rivisita il classico look di inizio Novecento proponendo abiti scultorei in lana, pizzi e oro accanto a bustini e camicie trasparenti. Per Bottega Veneta, invece, l’esteta contemporaneo è un intellettuale formale e minimalista: elegante ma libero dalle strutture sociali così come da quelle troppo rigide di giacche e completi strutturati.
Con la linea Icon persino Versace torna a un’estetica maschile più classica, senza però rinunciare all’elemento distintivo e provocatorio che rende il brand sempre sensuale e riconoscibile: come ben dimostrano i blazer in pelle o le giacche cinque bottoni magistralmente interpretate dall’attore Cillian Murphy, testimonial di questa collezione e, non a caso, diventato celebre grazie al ruolo di elegante gangster nella serie Peaky Blinders. Dal momento che il dettaglio è ciò che rende un vero dandy degno di questo nome non possiamo che soffermarci sugli accessori preziosi.
Il Neo Dandy è un amante degli orologi di lusso come il Reverso Tribute Monoface di Jaeger-LeCoultre le cui dimensioni della cassa rispecchiano fedelmente l’iconico modello Reverso del 1931, riuscendo quindi a coniugare eleganza storica e versatilità moderna. Altro oggetto del desiderio dell’esteta contemporaneo è senza ombra di dubbio la spilla, vero esercizio di stile. Su tutte è d’obbligo citarne due: Bird on a Rock di Jean Schlumberger per Tiffany o la spilla papavero, sempre della stessa maison di gioielli, apparse sui red carpet al petto di Jeremy Allen White e Pedro Pascal: due sex symbol di questa nuova era dandy. Tante sfumature diverse per raccontare un’estetica a suo modo rivoluzionaria, capace di raccontare un uomo alla ricerca del bello e in grado di apprezzare i codici del passato per proiettarli nel mondo di oggi.
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