Remo Ruffini: l’uomo che ha rivoluzionato Moncler
Oggi Moncler è uno dei marchi leader nel settore del lusso: simbolo di stile ma anche di innovazione. A vedere le avveniristiche vetrine, che anche nei nostri spazi catturano l’attenzione di visitatori e passanti, e le collaborazioni coi nomi più importanti del design contemporaneo, in pochi crederebbero che l’azienda di Monestier-de-Clermont, nel 1952, fosse nata esclusivamente come produttrice di equipaggiamento per i lavoratori della montagna o per fornire piumini nelle spedizioni ad alta quota.
Dietro questo processo innovativo c’è lui: Remo Ruffini, oggi Cavaliere del Lavoro, diventato a tutti gli effetti uno dei personaggi di riferimento nel panorama del fashion business internazionale. Nato a Como, dopo una brillante carriera negli Stati Uniti torna in Italia per rilevare, successivamente, l’azienda del noto piumino con un obbiettivo preciso: ridare slancio al brand, ridisegnarne l’immagine senza stravolgerne la storia e collocarlo, così, all’apice del mercato mondiale. Dopotutto, perché un capospalla perfetto per la montagna non dovrebbe essere ideale anche per la città e per qualsiasi altra occasione?
Forte della qualità del proprio prodotto, la visione di Ruffini si spinge oltre il confine sportivo, coniugando la creatività stilistica all’intuito manageriale. L’impresa riesce e nel 2013 il marchio viene quotato in borsa con un immediato successo. Ma non basta. Lo step successivo per riscrivere i codici dell’azienda riguarda la comunicazione: nell’era digitale diventa di fondamentale importanza il dialogo con il consumatore. Tra i primi a intuire il potenziale dei social nelle strategie di mercato e nelle vite di tutti noi consumatori, Ruffini proietta l’immagine di Moncler verso un futuro dove “il lusso non è più possedere qualcosa ma appartenere a una community e saper vivere un’esperienza”.
L’ultimo ingrediente per il traguardo prefissato è il coraggio: in uno degli anni più complessi per il mercato globale, il 2020, acquisisce Stone Island, storico brand dal grande appeal generazionale. I numeri parlano da sé, ma il successo del marchio è visibile soprattutto nelle collezioni in grado di conquistare, stagione dopo stagione, i cuori di estimatori e trendsetter grazie a progetti creativi come ad esempio Genius.
Quando si acquista un capo di lusso, d’altronde, non si possiede mai solo l’oggetto in sé, bensì si partecipa a un’esperienza d’acquisto che racconta una storia che spesso, come in questo caso, parla di coraggio, passione, tradizione e innovazione ma soprattutto racconta di personaggi carismatici e dei loro visionari orizzonti creativi.