GC Magazine - Galleria Cavour

Resoconto della Milan Fashion Week SS2024

27 Settembre - 2023

Milan Fashion Week SS2024

La settimana della moda milanese è una delle più attese di tutto il panorama del fashion system. A scendere in passerella sono i principali protagonisti del settore e, proprio da qui, si decreteranno le tendenze della prossima stagione.

Tra cambi di direttori creativi, esordi e importanti ritorni, dopo giorni di sfilate, party e presentazioni, è doveroso fare una riflessione sulle novità che maggiormente hanno catalizzato l’attenzione e su ciò che nei prossimi mesi si materializzerà anche nelle boutique delle più prestigiose maison del mondo, comprese quelle presenti in Galleria Cavour.

La collezione primavera/estate 2024 ci racconta un settore in profonda transizione che è lo specchio di tempi odierni, incerti e mutevoli, dove il guardaroba diventa riflesso della società ma anche scrigno di sperimentazione ed evasione.
Tra i nuovi talenti spicca il bolognese Marco Rambaldi che con questa collezione conferma la sua capacità di giocare con i contrasti: dagli accessori dark alla delicatezza dei ricami, dalla palette rosa e bianca alla malizia dei dettagli su corpi e accessori. Il suo resta un racconto accattivante e intrigante.

Fausto Puglisi riesce, con estrema bravura, a riscrivere i codici di Roberto Cavalli in chiave attuale, giocando sulla metafora della giunga e di una seduzione felina e affascinante.
Marco de Vincenzo, alla guida di Etro da un anno, proietta la maison nel futuro esaltando l’heritage degli storici motivi che tornano su stampe e accessori: senza tradizione non può esserci contemporaneità. E se il debutto più atteso è stato senza ombra di dubbio quello di Sabato de Sarno, tra i momenti più toccanti va segnalato quello vissuto sulla passerella di Prada con il saluto a Fabio Zambernardi. Da decenni al fianco di Miuccia Prada in qualità di design director, il suo è stato un saluto accompagnato da lacrime e standing ovation da parte di tutti gli addetti e gli estimatori del settore.

Si muovono su traiettorie sicure e già tracciate due grandi marchi italiani: Ferragamo continua a puntare sulla sartorialità e Dolce & Gabbana sulla sensualità. Il significato celato è che in tempi incerti è sempre meglio giocare sul sicuro e sui codici che hanno reso celebri entrambe le maison.
A osare è, invece, Versace che, come sempre, regala uno degli show più glamour dell’intero calendario milanese e ad alto tasso di celebrità in front row. L’abilità di Donatella sta nel sorprendere e la collezione SS23 è l’esaltazione del bon ton, dei colori pastello e degli anni d’oro dell’high society. Tra cappottini pastelli, suits e tailleur, però, il tocco della Medusa resta sempre graffiante e coraggioso con il ritorno sulle scene di un’eterea Claudia Schiffer a chiudere la passerella.

Femminilità è anche la parola d’ordine della collezione primavera/estate 2024 di Alberta Ferretti dove tessuti leggeri sembrano quasi volare attorno al corpo delle modelle per esaltarne le forme, come in una danza che rievoca evasioni orientali grazie a una palette che pare ispirata alle dune del deserto.
Sorprende in positivo anche Peter Hawkings, al suo debutto come direttore creativo di Tom Ford. L’impresa di non far rimpiangere il fondatore era sicuramente ardua ma il glamour che ha conquistato il Palazzo del Ghiaccio, a Milano, è stato in grado di convincere anche i critici più severi tra ispirazioni seventies, silhouette sexy e citazioni d’autore. Infine Matthieu Blazy, per Bottega Veneta, conferma la volontà di esplorare codici e mondi diversi: il quiet luxury si fa più audace senza rinunciare all’essenzialità.

Chiuso il sipario meneghino, e in attesa di accendere i riflettori su Parigi, possiamo dire che la prossima stagione porta con sé venti di novità e sperimentazioni perché, come si sa, la moda è l’arte del cambiamento e per mutare è necessario diventare fuori moda.