GC Magazine - Galleria Cavour

Lo stile collegiale è di nuovo tra noi

26 Febbraio - 2025

Lo stile collegiale

La moda vive di cicli e rivisitazioni ma alcuni stili, collezione dopo collezione, appaiono comunque degli evergreen intramontabili. Il 2025 sarà, infatti, ancora l’anno dello stile collegiale. Dopo le recenti rivisitazioni di Miu Miu, Louis Vuitton, Thom Browne ed Elisabetta Franchi, anche nell’imminente stagione le passerelle hanno decretato il ritorno di questo classico inossidabile.

L’estetica college risale all’inizio del XX secolo quando diventa molto popolare l’Ivy Look, così definito perché ispirato alle divise iconiche delle più prestigiose università americane e inglesi. Fino agli anni 50 questo modo di vestire ha definito una classe sociale alta, istruita e rampante. I pezzi identificativi di ieri sono pressoché gli stessi che oggi rivediamo in passerella proposti dagli stilisti: bomber, giacche varsity, stemmi universitari, cravatte, mocassini, blazer, bermuda o pantaloni kaki e tocchi di tartan.

A partire dagli anni 60 questo look diventa più trasversale e democratico uscendo dai confini elitari grazie a designer come Ralph Lauren e Tommy Hilfiger, in primis, e a rivisitazioni decisamente più punk come quelle proposte in seguito da Vivienne Westwood. Sono gli anni 90 e Duemila a decretarne la definitiva consacrazione forti di film e video musicali diventati pietre miliari della cultura pop. Come dimenticare, infatti, le divise dei ricchi cugini californiani di “Willy il Principe di Bel Air”, le divise d’ordinanza di pellicole generazionali come “Cruel Intentions” o “Clueless”, il malizioso debutto di Britney Spears in “Baby One more Time” o le rivisitazioni glamour dei divi di “Gossip Girl”?

In Italia, il primo a far debuttare questo look nei propri negozi fu Elio Fiorucci, genio e anticipatore di tendenze. Le nuove versioni dello stile collegiale proposte dai designer, oggi, sono meno adolescenziali e più sofisticate. Pharrell Williams riporta in passerella anche quest’anno una versione preppy, JW Anderson per Uniqlo presenta una visione più giocosa e Prada torna a cavalcare l’onda delle felpe logate dai colori pastello riproposte in chiave urban con cuffie in lana e cappellini da baseball.

Persino la nuova collezione di Bottega Veneta viene presentata al pubblico con uno spot diventato virale sotto le note dell’iconica sigla di “Beverly Hills 90210”, forse la prima vera serie generazionale capace di raccontare il mondo adolescenziale senza filtri. Il nuovo stile collegiale mixa con sapienza eleganza e sportività senza rinunciare a un pizzico di malizia: ripropone i classici canoni ma li interpreta con minor rigore e maggior disinvoltura. Vestire quest’estetica, oggi, significa di fatto apprezzare il look scolastico rendendolo adulto e rivisitandolo con contaminazioni e personalizzazioni: perché la vera scuola, ormai è chiaro, non è solo quella dei banchi ma è anche, e soprattutto, quella della strada.