
Arte e letteratura in mostra presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna

Ph: Guido Reni, Public domain, via Wikimedia Commons
Si tratta di un percorso espositivo nel quale le opere di importanti pittori vengono raccontate ed esaltati da versi di illuminati letterati del tempo che, proprio tramite le loro parole, resero ancor più celebri e immortali i capolavori di talenti quali Artemisia Gentileschi, Ludovico Carracci, Agostino e, ovviamente, lo stesso Reni. Arte figurativa e letteratura si incontrano quindi sotto l’occhio attento dei visitatori: incantati dalle immagini ma anche dalle parole.
Un esempio perfetto di come i poeti fossero ispirati dai pittori e viceversa potrebbe essere “La strage degli innocenti”, l’opera di Guido Reni conservata proprio presso la Pinacoteca di Bologna a cui Giovan Battista Marino dedicò splendidi versi descrittivi nella sua “Galeria” del 1620 regalandone ai posteri una descrizione magnifica e immortale. Oltre a valorizzare, con versi epici, il ricco patrimonio cittadino, l’esposizione ci dimostra che le parole e le immagini sono un mezzo narrativo potente per fotografare un importante momento di fervore culturale della nostra città a cavallo tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento.
Arte descritta con l’arte e parole spiegate con immagini: attraverso questo legame tra due mondi emergono con chiarezza i rapporti professionali, di amicizia e di scambi culturali che resero grande e illustre il passato di Bologna e delle sue accademie. Tra le opere esposte una menzione particolare va riservata a “Giuditta con la testa di Oloferne” di Lavinia Fontana, a “Iole” di Ludovico Carracci e, ovviamente, alle due versioni di “Atlanta e Ippomene” di Guido Reni, rispettivamente in prestito dal Museo del Prado di Madrid e dal Museo di Capodimonte di Napoli.
Una mostra che suggeriamo di visitare poiché la bellezza dei quadri in versi è un regalo per gli occhi e per il cuore e offre una prospettiva preziosa sul passato culturale di Bologna, al tempo seconda solo a Roma, all’interno dello Stato Pontificio, come fervido laboratorio di idee e creatività.
Ph: Guido Reni, Public domain, via Wikimedia Commons