Bologna e la mostra sui geni della Pop Art
Bologna resta al centro dell’interesse artistico e culturale italiano confermandosi una delle città d’arte dal maggior appeal grazie a un patrimonio storico unico al mondo e a mostre internazionali di grande interesse.
Da Marzo fino al 18 giugno sarà presente in città un’imperdibile esposizione che unisce in un solo percorso artistico tre dei massimi esponenti della Pop Art. A pochi passi da Galleria Cavour, infatti, presso Palazzo Belloni, sarà possibile visitare la mostra “Warhol, Haring, Basquiat – Art, Music and Fashion”. Per la prima volta in Italia, grazie alla produzione di Next Exhibition e alla cura di Edoardo Falcioni, il maestro della Pop Art e coloro che sono considerati i suoi figli spirituali, saranno riuniti in un unico grande racconto artistico.
Il sodalizio tra i tre artisti nasce a New York, nella frenesia dei sobborghi della Grande Mela, epicentro negli anni 80 di tendenze e mode che spesso nascevano proprio nei club underground che la animavano.
E’ proprio da questa ispirazione che parte la mostra di Palazzo Belloni che ha l’intento di mostrare le opere più significative di questi tre geni ma anche di riprodurre il clima e l’anima di quei luoghi dove spesso gli eccessi si trasformavano in arte. Andy Warhol è uno dei pionieri dell’arte moderna e al tempo aveva già compreso che l’arte necessitava di uscire dai musei, espandere i propri confini verso altri mondi e toccare con mano la quotidianità delle persone. La musica, quindi, era uno dei campi naturali in cui sperimentare la propria creatività. Tra la Factory e lo Studio 54, infatti, nacquero o si consacrarono le carriere di alcune delle leggende musicali del tempo che amplificarono il loro status di superstar con il mito dell’immagine che un artista come Warhol sapeva imprimere in cover, magazine e album. In mostra troviamo quindi esemplari iconici come l’originale della copertina del vinile “The Velvet Underground & Nico by Andy Warhol” considerata ancora oggi una delle copertine più famose al mondo: non riporta il nome del gruppo ma soltanto la celebre banana e la firma di Andy Warhol, o la cover dell’album dei The Rolling Stones “Sticky Fingers”.
Keith Haring è invece il padre della street art, capace di animare i muri dei sobborghi di New York con opere in apparenza semplici e gioiose ma spesso dal forte contenuto sociale. I suoi graffiti sono tutt’ora un emblema di ribellione e bellezza. In mostra sarà possibile conoscere ancora meglio il legame dell’artista col mondo della musica e della moda grazie ad un’ampia gamma di oggetti da collezione.
Basquiat è l’anima più inquieta del trio, capace di rivoluzionare le regole dell’arte contemporanea con uno stile inimitabile e immediatamente distinguibile. Il suo nome, come è noto, è legato anche al mondo del Beat Bop ed è su questo aspetto che saranno maggiormente incentrate le opere esposte.
A completare il percorso i visitatori troveranno tre rare serigrafie disegnate da Warhol e raffiguranti proprio i volti dei tre artisti stampati sull’oggetto quotidiano più comune e democratico del fashion system: una T-shirt. E’ la dimostrazione finale che l’arte non è mai solo ad appannaggio di un’elite intellettuale, bensì di chiunque sia capace di ammirarla, viverla e desiderarla.