
Georges Simenon in mostra al Modernissimo

Ph: Joost Evers / Anefo, CC0, da Wikimedia Commons
Si intitola “Georges Simenon. Otto viaggi di un romanziere” la mostra che dal mese di Aprile fino a febbraio 2026 sarà visitabile a Bologna presso Galleria Modernissimo.
In effetti il percorso espositivo si dirama in un vero e proprio viaggio alla scoperta del celebre scrittore belga, famoso per i suoi gialli con protagonista l’ispettore Maigret e per i suoi sofisticati romanzi d’autore.
Saranno appunto otto le sezioni da esplorare come in un sentiero narrativo che da Liegi, la città natale del romanziere, giunge fino a Parigi, luogo in cui la sua produzione sarà più attiva e frenetica che mai. Così come l’autore era avvezzo a vivere in barca e a spostarsi lungo i paesi più suggestivi d’Europa, allo stesso modo il visitatore potrà navigare con la fantasia all’interno delle sale, immerso nelle suggestioni proposte e attraversando, così, la storia di fine Ottocento e inizio Novecento.
Numerosi sono i reperti in mostra: manoscritti dei suoi romanzi più celebri, oggetti di culto come pipe e materiale di scrittura, gli album fotografici pubblici e privati, la corrispondenza con le grandi figure della cultura del tempo come Truffaut, Fellini e Miller. La mostra, curata da Gian Luca Farinelli e dal figlio del romanziere, John Simenon, si trova nel cuore della città in Piazza Maggiore, a pochi passi da Galleria Cavour, nell’ala espositiva del complesso del Cinema Modernissimo, gioiello inaugurato e riaperto al pubblico di recente dopo un prezioso lavoro di restauro e qualificazione.
“Sono pochi gli scrittori che, come lui, hanno dato vita a un mondo fatto di storie, ma soprattutto di personaggi e atmosfere così fantasiose, così capaci di ispirare la fantasia di registi, sceneggiatori e produttori audiovisivi.” Con queste parole i curatori invitano cittadini e turisti a immergersi nell’universo di questo prodigio della letteratura la cui produzione continua a vivere con successo nel cuore di tutti i suoi numerosissimi lettori.
Ph: Joost Evers / Anefo, CC0, da Wikimedia Commons