
I momenti più iconici che hanno segnato la carriera di Donatella Versace

Ph: Salvatore Delle Femmine, CC BY 3.0,
via Wikimedia Commons
La notizia del cambio alla direzione creativa di Versace ha fatto subito il giro del mondo. Dopo trent’anni alla guida della celebre casa di moda che porta il suo cognome, Donatella Versace lascia il posto al giovane designer Dario Vitale. Il suo non è un addio: resterà Chief Brand Ambassador e continuerà a occuparsi delle attività filantropiche e di beneficenza del brand. Tuttavia si tratta di una svolta epocale per la maison i cui successi hanno plasmato un’estetica che ha segnato il costume e la moda da oltre cinquant’anni.
Con un post sul proprio profilo Instagram la stilista è stata la prima a dare ufficialità ai rumors trapelati lasciando un messaggio idealmente indirizzato al fratello Gianni: “Spero di averti reso orgoglioso finora”. Immediate sono arrivate le lacrime e gli applausi da parte degli addetti ai lavori, dei fan e delle grandi star che hanno legato il proprio volto, e a volte il proprio successo, al marchio italiano. In effetti è innegabile che Donatella Versace sia stata una protagonista indiscussa del mondo della moda ereditando un compito non facile. Ripercorriamo insieme le tappe che hanno segnato la sua storia e quella del marchio nelle decadi in cui è stata direttrice creativa.
Il 1997 è sicuramente il suo anno zero: il fratello Gianni viene brutalmente assassinato davanti alla sua abitazione a Miami Beach all’apice della sua gloriosa carriera di stilista. La notizia scuote il mondo intero e in molti sono pronti a scommettere sull’inevitabile declino della maison orfana del suo genio fondatore. Donatella decide di prendere in mano le redini dell’azienda e nel 1998 presenta la sua prima collezione sfidando critici scettici e mercati dubbiosi.
Tra i momenti più importanti che hanno costellato la sua carriera è impossibile non menzionare il celebre Junlge Dress indossato nel 2000 da Jennifer Lopez ai Grammy Awards a cui si deve la nascita di Google Immagini grazie all’impressionante numero di ricerche scaturite dal web. Lo stesso abito verrà poi riproposto in collezione vent’anni dopo, nel 2020, dalla stessa Lopez statuaria come e più di allora.
Il legame tra Versace e lo star system è simbiotico e Donatella sa anticiparlo e valorizzarlo come nessun altro designer. I front row delle sue sfilate sono fotografati tanto quanto le passerelle e le collaborazioni con attori e cantanti sono nel dna del marchio come l’ultima del 2023 con Dua Lipa. Tra le campagne che hanno fatto la storia, però, è impossibile non citare quelle del 2005 e del 2015 con protagonista Madonna, simbolo di empowerment femminile e audacia, e quella per la primavera/estate 2014 con Lady Gaga che a Donatella dedica persino una delle sue hit più celebri.
Tantissimi, poi, sono i red carpet solcati dalle celebrity ed entrati nell’immaginario collettivo grazie alle creazioni di Versace capaci di ipnotizzare e catturare la scena proprio come la Medusa di epica memoria. Tra questi ricordiamo il vertiginoso spacco di Angelina Jolie con cui nel 2012 incanta gli Oscar o i numerosi successi al Met Gala: gli abiti piumati di Kendall e Kylie Jenner nel 2019, la veste di Blake Lively capace di cambiare sembianze nel 2022 o l’armatura gotica di Zendaya nel 2018. L’altro speciale sodalizio della maison è quello con le super top model degli anni Novanta, le cui carriere sono state letteralmente lanciate da Gianni. Per celebrare il ventesimo anniversario della scomparsa del fratello, durante la SS18, Donatella chiama in passerella per il gran finale di collezione alcune delle muse storiche: Carla Bruni, Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer e Helena Christensen in una chiusura entrata di diritto tra i momenti topici del fashion system.
Non solo seduzione ma anche l’ironia è da sempre una cifra stilistica di Donatella che per la campagna FW18 si diverte a prendere in giro le storpiature legate alla pronuncia del suo cognome e, con un video diventato cult, chiarisce una volta per tutte la corretta dicitura del nome della maison: “It’s Versace, not Versachee”.
Il 2025 segna l’anno della sua ultima passerella da direttrice creativa dopo anni simbiotici col mondo della moda e dello spettacolo e dopo aver ridato smalto al marchio reinterpretando le creazioni di suo fratello Gianni attraverso le rivisitazioni delle sue collezioni più leggendarie come Warhol, Icons, Trésor de la Mer, Metal Mesh. Un ciclo si chiude e se ne apre un altro, come è doveroso che sia in un’industria in continua transizione e mutamento. In attesa di scoprire il nuovo corso della storia a noi non resta che inchinarci a una grande regina della moda italiana.
Ph: Salvatore Delle Femmine, CC BY 3.0, via Wikimedia Commons