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Storia ed evoluzione del piumino

10 Gennaio - 2024

Storia ed evoluzione del piumino

Caldo, leggerissimo, super cool, il piumino è diventato un capo di moda irrinunciabile e, guardando agli iconici modelli di Moncler e K-Way oggi, sembra impossibile pensare che inizialmente c’era chi esprimeva scetticismo riguardo il suo successo nel mondo del fashion system.

Le sue origini nascono sullo sfondo di un’avventurosa leggenda, quando nel 1935 l’escursionista Eddie Bauer, proprietario di un negozio di articoli sportivi in Alaska, rischiando l’ipotermia a seguito di una battuta di pesca, decise che sul mercato non esisteva una giacca abbastanza calda e al contempo sufficientemente leggera da riuscire a proteggere il corpo dalle rigide temperature invernali.

L’anno successivo, quindi, venne brevettato il primo piumino in piuma d’oca della storia. Nel 1954 i piumini Moncler, riconosciuti come i migliori sul mercato, vengono scelti dalla spedizione di italiani sul K2 quando Achille Compagnoni e Lino Lacedelli conquistarono la seconda vetta più alta del mondo. E’ però solo negli anni 70 che questo capo, fino ad allora declinato esclusivamente in chiave sportiva, debutta nel mercato della moda.

La prima a intuirne il potenziale è la designer newyorkese Norma Kamali che sviluppa la versione “sleeping bag coat”, pensata per le donne che avevano la necessità di coniugare stile a praticità. Il decennio successivo vede la definitiva consacrazione del piumino che diventa simbolo dei paninari, sottocultura giovanile nata all’ombra del Duomo di Milano, e, di conseguenza, di un’intera generazione. I loro look si ispirano a film cult come “Sposerò Simon Le Bon” e alle hit dei Pet Shop Boys. I loro brand di riferimento sono Moncler, Timberland e Fiorucci e i loro luoghi di aggregazione e ritrovo sono le paninoteche e i fast-food che in quegli anni incarnano alla perfezione il mito della globalizzazione.

Solo nel 1999 la moda parigina scopre le potenzialità di questo capo iconico grazie allo stilista Martin Margela che lo porta in passerella con un modello over-size. La consacrazione universale avviene, però, grazie alle geniali intuizioni di Remo Ruffini che, varcando i confini dell’haute-couture, dà vita a modelli sempre più innovativi sia nel design sia nella tecnica di realizzazione. Il piumino diventa così uno status symbol di ricerca, esclusività e stile: un vero pezzo di alta moda capace di fare la differenza nel look e nel guardaroba di tutti noi.