GC Magazine - Galleria Cavour

De Chirico e Ferri in mostra a Palazzo Pallavicini

11 Gennaio - 2023

De Chirico e Ferri Palazzo Pallavicini

Terminate le festività natalizie, Bologna continua a offrire alla propria cittadinanza e ai numerosi turisti una proposta culturale di altissimo livello unica nel suo genere.
Lo dimostrano due esposizioni, entrambe ospitate a Palazzo Pallavicini, storica dimora nel cuore della città, facilmente raggiungibile a piedi da Galleria Cavour. Fino al 12 marzo, la residenza, che vanta sale risalenti al 1.400 d.C., sarà la sede della mostra dedicata al pittore Giorgio De Chirico e alla retrospettiva incentrata su Roberto Ferri.

Quello sul padre della metafisica è un corpus di opere curato da Elena Pontiggia e Francesca Bogliolo che indaga sull’opera dell’artista a partire dal 1938, periodo in cui, lasciata Parigi, il pittore ritorna in Italia forte delle ispirazioni di Rubens e Delacroix. E’ un momento particolarmente florido per la sua produzione che, anziché prediligere la rappresentazione della realtà, si concentra sulla ricerca di un mondo ideare e irrazionale. Le opere barocche, al centro dell’esposizione, sono infatti la testimonianza della capacità di De Chirico di indagare oltre il vero e di addentrarsi nel percorso che lo ha reso precursore e massimo esponente di un genere rivoluzionario che trova conferma in capolavori quali “Autoritratto nudo” e “La pattinatrice”.

Presenti, nella proposta espositiva, anche le opere relative agli emblematici manichini divenute tra le più note del celebre artista come ad esempio “Ettore e Andromaca”. Richiamano al barocco anche le suggestioni del percorso dedicato a Roberto Ferri, curato anche questo da Francesca Bogliolo, che ospita sessanta opere tra oli su tela e disegni in cui l’artista, considerato da molti l’erede di Caravaggio per il sapiente uso di luci e ombre, si addentra in una riflessione antologica tra il sacro e il profano, con rappresentazioni oniriche che spaziano dalle peccaminose allegorie delle pulsioni umane alle mistiche trasposizioni del Sacro.

Questo doppio percorso espositivo diventa quindi un’occasione preziosa per ammirare la magnificenza di due artisti italiani di fama internazionale e lasciarsi incantare dalla potenza dell’arte e dalla sua capacità di trasportarci in mondi lontani e visionari.